giovedì 18 dicembre 2014

Post 23 // LA COSA NELLE DISCIPLINE: Vaniglia

ARALDICA


Stemma della famiglia Vaniglia.





ARTE


Foliage, Flowers, and Fruit of Vanilla albida





BOTANICA

Vanilla planifolia




CHIMICA

Formula chimica della vaniglia, sostanza identificata per la prima volta nel 1858, da Nicolas-Theodore Gobley




CINEMA


Vanilla Sky



ECONOMIA


Raccolti di vaniglia scarsi, possibili ripercussioni sul prezzo del gelato






ENOLOGIA






LETTERATURA


"Un bacio alla vaniglia" - Donna Kauffman




MATEMATICA

Vaniglia come oggetto di esercizi

pag. 101 - link




PSICOLOGIA



Il profumo alla vaniglia influisce il nostro comportamento altruistico







STORIA


La storia della vaniglia






DESIGN


Profumi per ambiente alla vaniglia






mercoledì 3 dicembre 2014

Post 22 // ESPERIENZE PERSONALI: Vaniglia


CocaCola alla vaniglia.

Dove: Carrefour Sauze d'Oulx 
Quando: 26/10/2014 alle 17.45

Yogurt alla vaniglia.

Dove: casa ad Avigliana 
Quando: 25/10/2014 alle 08.45










Dolci alla vaniglia.

Dove: Sauze d'Oulx 
Quando: 02/11/2014 alle 20.00.

Post 21 // QUADRI PROSOPOGRAFICI: Vaniglia

(Knoxville8 luglio 1831 – Los Angeles16 agosto 1888) è stato un farmacista statunitense, noto per essere l'inventore della formula della Coca-Cola.


Pemberton secondo i giornali di Atlanta fu «il più noto medico che Atlanta mai ebbe», ma è più noto per la sua competenza in laboratorio, dove perfezionò la formula della Coca Cola. Secondo molti  nella formula originale c'è anche 1 oncia di estratto di vaniglia.

post 20 // BREVETTI: Cavatappi

Numero di pubblicazioneUS35514 A
Tipo di pubblicazioneConcessione
Data di pubblicazione10 giu 1862
InventoriWilliam Feadglby



Numero di pubblicazioneUS276804 A
Tipo di pubblicazioneConcessione
Data di pubblicazione1 mag 1883
Data di registrazione21 mar 1883
InventoriMonroe Green



Numero di pubblicazioneUS522672 A
Tipo di pubblicazioneConcessione
Data di pubblicazione10 lug 1894
Data di registrazione6 mar 1894
InventoriCharles Puddefoot




Numero di pubblicazioneUS36528 A
Tipo di pubblicazioneConcessione
Data di pubblicazione23 set 1862
InventoriImproved Key


Numero di pubblicazioneUS283731 A
Tipo di pubblicazioneConcessione
Data di pubblicazione21 ago 1883
Data di registrazione23 mag 1883
InventoriGael Pbiedeich Albeet Wienke




Post 19 // SVILUPPO STORICO: Cavatappi

L'origine del cavatappi, che sembra risalire alla metà del '400, è legata alla produzione delle armi. C'è chi sostiene infatti che il cavatappi derivi dalla verga attorcigliata e spiraliforme utilizzata per rimuovere le palle di piombo incastrate nelle bocche dei cannoni e per recuperare la stoppa impiegata per pulire le canne delle armi.
L'armeria inglese Messrs Holtzapffel di Charing Cross, che nel 1680 ottenne il brevetto per fabbricare questo ferro, a riprova di questa tesi, produceva anche cavatappi.
Così altri fabbricanti di armi, oltre ai fabbri e ai piccoli artigiani, iniziano a studiare e produrre queste "viti per bottiglie".



Secondo un'altra ipotesi, il precursore dei cavatappi fu il punteruolo per botti: in una pala d'altare del 1450 circa, infatti, è raffigurata una suora che, con questo strumento, spilla vino da una botte.".
Dopo la metà del Seicento, con l'uso di invecchiare il vino in bottiglia, si diffonde la necessità di un oggetto capace di rimuove il tappo in sughero: il cavatappi, appunto.
Il 1795 segna una svolta. Il reverendo Samuel Henshall ottiene in Inghilterra il primo brevetto di cavaturaccioli, favorendo il passaggio dalla produzione artigianale a quella in serie.
Molti dei primi esemplari, commissionati dalle classi sociali più elevate, venivano realizzati da artigiani di grande fama che creavano piccoli capolavori in oro, argento o altri materiali preziosi, oggi quasi introvabili sul mercato.

Pezzi talmente raffinati e ricercati chele dame li appendevano a quel particolare gioiello da portare in vita che prende il nome di chatelaine - una placca in oro dotata di numerosi morsetti ai quali agganciavano gli accessori "indispensabili" alla vita di società - mentre i gentiluomini li fissavano alla catena dell'orologio o li inserivano nel bastone da passeggio.

Dal XVII secolo ad oggi, dunque, la storia del cavatappi è contrassegnata da un continuo sviluppo che conferisce a questo oggetto - solo apparentemente semplice - maneggevolezza, praticità, ma anche eleganza ed originalità.



L'evoluzione del cavatappiè consequenziale ai miglioramenti apportati al sistema di chiusura delle bottiglie: dal Settecento fino all'invenzione del tappo a corona, alla fine dell'Ottocento, tutti i liquidi erano venduti al dettaglio con il tappo in sughero così che il cavatappi era utilizzato per birra, alcolici ma anche per bottigliette da profumo, medicine, boccette per l'inchiostro!

Tale evoluzione è anche frutto della continua ricerca tecnica ed estetica che, nel corso dei secoli, ha fatto di questo oggetto uno fra i più rappresentativi testimoni di epoche, mode e gusti costantemente ingentilito, abbellito e decorato.
Trecento anni di storia, dunque, passano tra le mani quando si stappa una bottiglia. Un mondo di cultura e di antiche tradizioni racchiuse in un piccolo, indispensabile utensile.


martedì 2 dicembre 2014

Post 18 // MAPPA CONCETTUALE: Vaniglia e Cavatappi



Post 17 // PRINCIPI NUTRITIVI: Vaniglia



VANIGLIA




Post 16 // SEI GRADI DI SEPARAZIONE: dalla cosa da mangiare alla cosa per mangiare

1) VANIGLIA
2) COLTELLO: la vaniglia viene tagliata
3) PENTOLA: La vaniglia viene messa in pentola per creare l'aroma
4) IMBUTO: l'aroma viene travasato
5) BOTTIGLI: l'aroma alla vaniglia viene imbottigliato con del rum per creare il liquore
6)CAVATAPPI: per aprire la bottiglia di rum alla vaniglia





La teoria dei sei gradi di separazione in semiotica e in sociologia è un'ipotesi
secondo cui qualunque persona può essere collegata a qualunque altra persona
o cosa attraverso una catena di conoscenze e relazioni con non più di cinque
intermediari. Tale teoria è stata proposta per la prima volta nel 1929 dallo scrittore
ungherese Frigyes Karinthy nel racconto omonimo pubblicato del volume "Catene 1"

Post 15 // Tatto, olfatto, gusto delle cose

VANIGLIA


Al tatto il fore è morbido, quasi vellutato e soffice. Il bastoncino della vaniglia invece è più ruvido.







All'olfatto la vaniglia è molto profumata. Un sapore dolce, leggero e fresco, per nulla fastidioso e molto piacevole.

Il gusto della vaniglia è molto dolce.












CAVATAPPI


Al tatto il classico cavatappi in acciaio è liscio e freddo. Il culmine della spirale è molto pungete mentre tutte le altre curve del cavatappi sono arrotondate ed ergonomiche. Il manico può essere in legno o plastica quindi pià caldo e ruvido.
 È inodore.



È insapore.

lunedì 24 novembre 2014

Post 14 // IMMAGINI DI COPERTINA: Vaniglia

IMMAGINI DI COPERTINA // VANIGLIA
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Vaniglia e cioccolato di Sveva Casati Modignani



Penelope, Pepe per gli amici, e Andrea, due persone dal carattere e dalla sensibilità molto differenti, si amano, si sposano, hanno tre figli e insieme condividono gli alti e bassi di un matrimonio che dura da diciotto anni. Ma a un certo punto la magica alchimia si spezza: Pepe, stanca dei tradimenti del marito, delusa dal suo comportamento egoistico, lo molla, lasciandolo alle prese con i mille problemi della famiglia che fino a quel momento hanno gravato solo sulle sue spalle. Per Andrea è uno choc, perché in fondo non ha mai smesso di considerare Pepe l'unica donna della sua vita, quella su cui poter sempre contare. Per entrambi la separazione è l'occasione di guardarsi dentro con sincerità e per scoprire che il loro amore è ancora vivo.







Un soffio di vaniglia tra le dita di Meg Donahue


Julia ed Annie sono due ragazze legate da un passato comune.
Julia è figlia di una famiglia benestante, i St. Claire. Annie è figlia di Lucia,  ragazza madre che presta servizio, come colf, presso la famiglia di Julia. Annie e Julia son cresciute insieme, ma un tradimento durante l’età della scuola le fa allontanare. A causa di un incidente improvviso Lucia muore ed Annie, a quel punto, è costretta a lasciare la città.
Sono lontani i ricordi di una mamma (Lucia) che cucina con tanto amore le prelibatezze del palato alla sua piccola (Annie) che ha mutuato, proprio da lei, l’amore per la cucina.
Ed è proprio grazie all’amore per la cucina, alla ricerca di un ricettario preziosissimo, quello della sua mamma, che Annie si riavvicina ai St. Clair. Saranno proprio le cupcake il mezzo precipuo che aiuterà  Annie e Julia a tornare amiche –  quando Julia le propone di aprire un negozio di cupcake – ad alternare sentimenti di odio – quando i ricordi del passato riaffioreranno con la stessa amarezza – ed amicizia, a sensazione di tradimento e perdono.




Sale alla vaniglia di Ada Parellada

Álex Graupera ha ricevuto molti Premi per il suo Ristorante L’antic Mon (Il Mondo antico), la cui cucina ha una norma molto singolare: nessun piatto a base di prodotti arrivati originariamente dall’America! 
Il suo mondo – insieme con la sua proposta radicale - però viene sconvolto un bel giorno quando, per fare un favore a un'amica – Álex si vede obbligato ad assumere come aiutante in cucina, una certa Anette, antropologa del Québec dal passato torbido e che, giorno dopo giorno, sedurrà Alex con gli stupefacenti racconti sull’origine leggendaria di alimenti provenienti da oltreoceano.
Tra mlle discussioni davanti ai fornelli, il proprietario del "Mondo Antico" conoscerà gli aneddoti più affascinanti sulla storia dello sbarco del pomodoro in Europa, il ruolo dei fagiolini verdi nella società precolombiana, o le magiche leggende attorno al mais.
In un processo di lenta ebollizione, come i prodotti che finiscono nelle casseruole e padelle del ristorante, Alex e Annette si innamorano lentamente ma senza accorgersene. 
Ma mentre il cuoco si lascia trasportare dai suoi sentimenti, Anette scoprirà che anche lui custodisce un segreto doloroso dalle conseguenze... imprevedibili. 
Forse per questo non cucinava con i prodotti d’America?



Un bacio alla vaniglia di Donna Kauffman


Sono passati due anni da quando Riley Brown, col cuore ridotto in mille pezzi, si è trasferita sull'isola di Sugarberry per dimenticare il suo ex e cominciare una nuova vita. Adesso vive col fedele cagnone Brutus e lavora per un'agenzia immobiliare, un'attività che le permette di avere tempo libero da dedicare alla sua vera passione: la fotografia, in particolare di cibo e dolci. Ed è grazie a questo hobby che Riley ha conosciuto Leilani, la proprietaria della pasticceria di Sugarberry, ed è entrata a far parte del "cupcake club", un gruppo di persone simpatiche e disponibili che tra una ricetta e l'altra è diventato come una grande famiglia. Tutto bene, dunque, se non fosse che, a essere sincera, Riley sente che alla sua vita manca qualcosa, come un tocco di soffice glassa alla vaniglia su un cupcake. E l'ingrediente magico che aspettava potrebbe essere il famoso - e terribilmente sexy scrittore Quinn Brannigan: in cerca di un luogo tranquillo dove scrivere il suo nuovo romanzo, Quinn si è ricordato dell'incantevole Sugarberry, l'isola dove ha trascorso le più belle estati della sua infanzia, e ha preso in affitto una casa sulla spiaggia grazie all'aiuto di Riley. Lei lo ha subito colpito, e non solo per la sua bellezza solare: per quanto provi a concentrarsi sul lavoro, non riesce a togliersela dalla testa. Ma sebbene Riley e Quinn si sforzino di resistere alla crescente attrazione che li lega, il destino ha in serbo un programma molto speciale per loro...



Gelato alla vaniglia  di Nora Noir

Marco Cantarelli è un giovane dirigente di un’azienda milanese. Bello, intelligente e brillante nella vita si è ormai abituato ad avere sempre il massimo: soldi, locali alla moda, lusso e ovviamente ragazze stupende e disinibite. Un guasto all’impianto di condizionamento del suo ufficio, lo costringe un afoso lunedì di luglio, a cercare un po’ di refrigerio in una piccola gelateria appena aperta lì di fronte. È nello scalcinato giardinetto sul retro che perderà del tutto la ragione, lì infatti, ogni giorno alle due, una segretaria bruttina della sua azienda si rilassa gustandosi un gelato alla vaniglia. Per una settimana, la visione della bocca e della lingua della donna, impegnate in un’infinita danza d’amore con la crema, si insinua nella testa e nelle viscere di Marco, fino a fargli dimenticare tutto e tutte e creare in lui una dolce, struggente ossessione.






Vaniglia di Lorenzo Marini

VANIGLIA è un nome, il nome che Maurice ha deciso abbia la sua donna, il cui nome effettivo alla spettatore non sarà mai concesso di conoscere.
Con stile sobrio ed elegante Marini introduce lo spettatore in una storia d’amore: racconta della sfrontatezza grazie alla quale Maurice riesce a conquistare Vaniglia, del perché le abbia scelto questo nome.
Scopriamo così le caratteristiche del primo personaggio: sfrontato, un amante sensibile, per nulla scontato, passionale, premuroso a cui si rischia di perdonare tutto, anche il fatto di essere sposato, quasi che la storia d’amore tra Maurice e Vaniglia nulla abbia a che vedere con il rapporto tra Maurice e sua moglie Yvonne, una donna bellissima e completa, “un architetto attratto da tutto ciò che è in costruzione”.
Maurice è un uomo attento ai particolari ai limiti del maniacale, nel suo costante tentativo di stupire per regalare momenti unici che le donne non osano nemmeno chiedere.
Maurice è la summa degli amanti, un uomo che durante l’amplesso non si limita a parlare, sussurrare, urlare, ma inventa e racconta e nel suo narrare, regala favole e piacere, così che nel pieno del suo godere Vaniglia scopra le stelle come starnuti del sole.
Vaniglia, dal canto suo, non è solo un personaggio, ma il suo carattere diventa via via più definito fino a meritarsi il ruolo di essenza.

giovedì 20 novembre 2014

Post 13 // COLLOCAZIONE GEOGRAFICA: Vaniglia

COLLOCAZIONE GEOGRAFICA // VANIGLIA
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HABITAT & GEOGRAPHY

The origins of Vanilla planifolia have been traced back to Southeast Mexico and Guatemala, but today it can be found growing within 20 degrees north or south of the equator across the world.  In addition to the close proximity to the equator, Vanilla grows best about 2,000 feet above sea level, in a moist, tropical climate, with temperatures hovering near 80 degrees Fahrenheit throughout the year.  However, with the variety of growing locations comes a variety in the ending vanilla product, in terms of vanilla pods.  As the owners of Rodelle Vanilla Products put it, “…Like wine, vanilla flavors vary depending upon the climate and soil conditions of the country of origin, as well as the cultivation, drying and curing processes used.”  The most important growers and exporters of Vanilla are the islands of Madagascar and Réunion, the former of which accounts for 70% of the world’s vanilla production.




The tropics are by no means a unique home for an organism.  Tropical forests have the highest diversity of any biome.  The forests are dense, and vertically layered. Because of the vast number of plants in the area, competition for sunlight is particularly intense.  The tropics provide the only home to millions of species, and house an estimated five to thirty million species of organisms still undiscovered.  Other interesting organisms commonly found in the tropics include:Coffee arabicaCitrus reticulataChrysopelea paradisi,Averrhoa carambola, and Saccharum officinar.

Post 12 // LA TAVOLA NATURALISTICA : Vaniglia

LA TAVOLA NATURALISTICA // VANIGLIA
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Ambiente
Vaniglia fiore forma trombettaLa Vaniglia è originaria dell’America Centrale, ma viene comunque coltivata in tutte le regioni tropicali: in Florida, in America meridionale, in Oceania, nelle isole dell’Oceano indiano e in Africa; quella più pregiata proviene dal Madagascar e dall’isola della Réunion. Un terriccio ideale per la pianta è  quello costituito da elementi specifici per orchidee, come la fibra di osmunda, lo sfagno o la corteccia di piante non resinose.
Temperatura
La Vaniglia ha bisogno di esposizioni a luoghi particolarmente luminosi, evitando tuttavia i raggi diretti del sole. In inverno si consiglia di tenerla in casa,  vicino ad una finestra , mentre in estate la si può tenere all’esterno, collocandola al di sotto di un albero o di un arbusto, così da tenere la pianta riparata dai raggi eccessivamente caldi.
Mantenimento
La pianta deve essere annaffiata regolarmente, eccetto che in inverno, mantenendo il substrato sempre umido, senza però lasciare nel vaniglia foglie ovalivaso dell’acqua stagnante: si consiglia di posizionare il vaso in un vassoio pieno di argilla espansa che va tenuta sempre umida. E’ preferibile vaporizzare spesso le foglie con acqua distillata, così da tenere constante l’umidità ambientale.
E’ opportuno fornire alla piante del concime specifico per orchidee, e farlo almeno una volta al mese nel periodo di maggiore crescita, che va da marzo ad ottobre.
Avversità


La Vaniglia non è immune all’attacco di parassiti quali afidi o cocciniglie: queste ultime rovinano le foglie e i boccioli della pianta. Si possono rimuovere manualmente, servendosi di un batuffolo di cotone impregnato di alcol e strofinando con delicatezza la parte danneggiata, o lavando la pianta con del sapone e risciacquandola molto accuratamente così da non lasciare alcun residuo. Nel caso in cui l’infestazione risulti particolarmente estesa, sarà opportuno utilizzare prodotti specifici facilmente reperibili.